Il Piemonte è suddiviso nelle seguenti province:
Geograficamente comprende anche le zone delle Langhe, Monferrato e il Roero, che si trovano nel centro della regione su terreni misti fra calcare e depositi di arenaria fuoriusciti dalla ritirata del Mar Adriatico tremila anni fa; ora tagliato da numerose valli fluviali che costituiscono le aree di vendemmia della maggior parte dei vini piemontesi.
Langhe: in provincia di Cuneo, ad ovest del fiume Tanaro famosa per i suoi vini e per la raccolta dei tartufi.
Le uve coltivate su queste danno origine principalmente al Nebbiolo, al Dolcetto e al Barbera.
Il vitigno Nebbiolo è utilizzato per produrre i celebri vini rossi piemontesi Barolo e Barbaresco.
Nelle Langhe sono localizzate le famose città del vino quali Barolo, La Morra, Monforte, Serralunga d'Alba e Barbaresco.
Monferrato: si estende da Torino al confine orientale della provincia di Alessandria, delimitata dal fiume Po a nord e si fonde con le Langhe, nel sud.
Il Monferrato è diviso in zona settentrionale e meridionale, con la città di Asti nel centro.
La zona vinicola è rinomata in particolare per il Barbera d'Asti, ma anche per varietà meno note come Fresia, Grignolino, Brachetto, Malavasia e Ruchè di Castagnole Monferrato e anche per uno dei rari vini bianchi della regione: il Gavi.
Il Monferrato è anche famoso per il tartufo bianco ricercato in autunno e celebrato in sagre locali ogni fine settimana.
Roero: situato nelle colline sulla riva occidentale del fiume Tanaro tra Alba e Asti.
Il terreno sabbioso produce i vini Nebbiolo e la miglior varietà di bianchi del Piemonte l'Arneis.
La zona è anche famosa per il miele e la raccolta delle pesche.
Qui è situato l'Ecomuseo delle Rocche del Roero, che comprende otto comuni con rocce di arenaria e calcare, sulla faglia delle Rocche, antico fenomeno geologico erosivo.