STRESA
Elegante località turistica con vista panoramica sulle rive del Lago Maggiore, in provincia di Verbania, conta poco più di 5.000 abitanti.
Dagli inizi del 1900 il turismo è stata la principale fonte di reddito per la città, una meta per i viaggiatori provenienti da tutta Europa.
Il curatissimo lungolago immerso nel verde è costellato da imponenti hotel in stile liberty e ville signorili di lusso.
ATTRAZIONI TURISTICHE: COSA VEDERE a STRESA
L'Isola Bella, la più conosciuta delle isole Borromee, situata al largo di Stresa, a 400 metri dalla costa e a soli 10 minuti di traghetto. Ospita il Palazzo Borromeo circondato da giardini monumentali all'italiana con un teatro all'aperto.
Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio: in stile neoclassico, al suo interno tre altari, alcune tele del Seicento e una cripta con le spoglie di San Vitaliano.
Chiesa del SS. Crocifisso: in un punto molto panoramico su un colle all'interno della stessa sono custodite le spoglie del filosofo e sacerdote, ora beato, Antonio Rosmini che lavorò e morì proprio a Stresa.
La Villa Ducale, fra le prime costruite in città, risale infatti al 1770 circa, in stile neoclassico e circondata da un ampio giardino, è sede del Centro Internazionale di Studi Rosminiani e di un'ampia biblioteca con oltre centomila volumi.
La Villa Dell'Orto, costruita nel 1900.
La Villa Pallavicino, residenza signorile costruita tra il 1850 e il 1862 sulla strada fra Stresa e Belgirate. Ospita un parco zoologico il quale accoglie, fra le varie specie, scimmie, struzzi e canguri. All'interno anche un orto botanico con fiori esotici e un grande giardino esteso ben quindici ettari popolato da alberi secolari che dalla collina scende sino a costeggiare il Lago Maggiore.
Il Mottarone (1.491 mt.), raggiungibile in 20 minuti con una funivia dal Piazzale Lido; nelle giornate limpide il panorama spazia su ben sette laghi e sulle Alpi Italo-Svizzere. Inoltre in inverno è una rinomata stazione sciistica.
Il Giardino Botanico Alpina: sulle pendici del Mottarone, alla fermata intermedia della funivia, accoglie, su una superficie di quarantamila metri quadrati, numerose specie floreali e arbusti di origine alpina.