Quali popoli dominarono Brescia dopo la sua fondazione?

Dopo la fondazione ad opera dei Galli Cenomani tra VI e V secolo a.C., Brescia conobbe il dominio di diversi popoli nel corso dei secoli.

In seguito alla conquista romana della Gallia Cisalpina nel II secolo a.C., Brescia entrò a far parte della Repubblica Romana, ottenendo nel 89 a.C. lo status di municipium e quindi un’ampia autonomia amministrativa. Sotto Roma la città visse il massimo splendore, con la costruzione di monumenti come il Capitolium e il teatro.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C., Brescia subì le invasioni barbariche. Passò prima sotto il dominio degli Eruli di Odoacre, poi nel 489 venne conquistata dal re ostrogoto Teodorico. In seguito alla guerra gotica con Bisanzio, dal 539 Brescia entrò a far parte dell’Esarcato bizantino d’Italia.

Nel 568 la città fu occupata dai Longobardi, che la inclusero nel Ducato del Friuli. Sotto i Longobardi Brescia acquisì importanza strategica nella difesa del confine orientale del regno. Diede i natali a re Desiderio e visse una fase di splendore artistico, come testimoniano complessi come il monastero di San Salvatore-Santa Giulia.

Con la conquista carolingia dell’Italia longobarda nel 774, Brescia entrò nei domini dei Franchi. Carlo Magno la dotò di privilegi, facendone la capitale della Marca Orientale. Dopo il Trattato di Verdun dell’843, fece parte del Regno d’Italia.

Nel X secolo la città si rese autonoma, dando vita a un libero comune di stampo oligarchico. Dopo alterne lotte tra guelfi e ghibellini, nel 1426 Brescia cadde sotto la Signoria viscontea e poi nel 1450 sotto la Repubblica di Venezia, di cui seguì le sorti fino al 1797.

Con la conquista napoleonica Brescia entrò per un breve periodo nella Repubblica Cisalpina e poi nel Regno d’Italia. Dopo il Congresso di Vienna del 1815 fu annessa, insieme alla Lombardia, al Regno Lombardo-Veneto austriaco. Nel 1859 tornò definitivamente all’Italia in seguito alla Seconda Guerra d’Indipendenza.

Brescia ha quindi conosciuto il dominio di popoli diversi che hanno lasciato tracce indelebili nell’urbanistica, nell’architettura, nell’arte e nella cultura della città, arricchendone il patrimonio e l’identità.