Ex Officine Bosco – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

Ex Officine Bosco – Piazzale A. Bosco – 5100 Terni
Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria meccanica

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Il complesso industriale era inizialmente destinato alla progettazione e alla costruzione di macchinari per l’agricoltura locale. Nacque nel 1890 come piccolo insediamento a ridosso della Porta Spoletina, punta estrema a nord delle mura di Terni, per iniziativa del tecnico torinese Antonio Bosco. L’edificio era dapprima costituito da una piccola officina meccanica con annessa fonderia di bronzo. Orientata la produzione verso la lavorazione di ferro e acciaio per la costruzione di macchinari metallici e la produzione di oggetti fusi in bronzo (1910), le Officine produssero importanti realizzazioni nel campo industriale e si ampliarono nell’area compresa tra la Porta e il torrente Serra. Si sviluppano infine occupando la vasta area a nord della strada Spoletina (o Flaminia), inglobata nel 1939, fino alla stazione ferroviaria, costituendosi come vera e propria cittadella industriale” interessando circa 40.000 mq e con una superficie coperta di circa 20.000 mq. La seconda guerra mondiale provocò la distruzione di alcuni edifici, il cui ripristino fu possibile grazie alla concessione di finanziamenti da parte di istituti di credito. La crisi del settore meccanico tra il 1958 ed il 1963 comportò la soppressione della fonderia, l’entrata di capitale straniero nella società e la definitiva uscita di scena della famiglia Bosco (1969). Negli anni ’70 l’azienda si specializzò nella fornitura di macchinari per l’industria chimica e petrolifera. Il complesso delle officine Bosco, parzialmente demolito nel 1985, è stato recuperato con fondi europei e trasformato nell’attuale centro multimediale. Oggi l’area è occupata da un parcheggio, da un Centro Multimediale e da un Istituto professionale.

Mappa Ex Officine Bosco