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MAPPA TURISTICA ATTRAZIONI di AGRIGENTO
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AGRIGENTO

panorama di agrigento


Capoluogo della provincia omonima (60.000 ab.), sulla costa meridionale siciliana, famosa per la Valle dei Templi, sito storico e archeologico della antica città greca di Akragas, una delle principali della Magna Grecia durante l'epoca del suo massimo splendore.
Agrigento
(detta Girgenti in siciliano) è stata fondata da coloni greci nel VI sec. a.C. su un altopiano a picco sul mare, tra due fiumi limitrofi, l'Hypsas e l'Akragas, e una collina a nord che offriva una fortificazione naturale.
La città quindi è posta su due colli: la Rupe Atenea
e quello di Girgenti che ospita il centro storico, costituito da piccole vie con stretti cortili e circondato da mura.
La zona balneare è situata a San Leone a soli quattro km. dove si possono trovare spiagge libere o attrezzate con locali, bar e ristoranti.

ATTRAZIONI TURISTICHE di AGRIGENTO


valle dei templi agrigento

La Valle dei Templi: a sud del centro, è il più grande sito archeologico europeo; conserva tuttora i resti di sette templi dorici e greci, alcune necropoli, santuari, opere idrauliche, di aggregazione, quali gli agorà, e di fortificazione.
Il Tempio della Concordia è il meglio conservato con 13 colonne per 6 serie, quello di Giunone (460 a.C.) è dedicato alla moglie di Giove, il Tempio di Ercole è il più antico, edificato per venerare il dio Eracle, il Tempio di Zeus Olimpico per onorare la vittoria sui cartaginesi, il Tempio dei Dioscuri, ormai parzialmente crollato (resistono solo quattro colonne) è divenuto il simbolo della città, il Tempio di Vulcano, il Tempio di Esculapio e il Giardino della Kolymbetra luogo di spettacolo per la popolazione.

  • Tempio della Concordia: fra i più grandi templi della Valle, nonché la costruzione meglio conservata. Il tempio fu costruito nello stile dorico con pietra calcarea locale negli anni 440-430 aC. Si trova su una base con quattro sporgenze, con al perimetro colonne scanalate che sostengono il classico cornicione. L'interno del tempio è diviso in tre sale, sia le decorazioni esterne ed interne comprendono stucchi policromi e elementi bianchi. Dodici archi, realizzati nelle pareti della sala centrale, così come la fossa scavata nel pavimento appartengono al periodo medievale, quando l'edificio è stato trasformato in una sorta di una basilica cristiana a tre navate.
  • Tomba di Terone: per tradizione ha questo nome nonostante il fatto che non ha alcuna relazione con il tiranno siciliano Theron, che governò Akragas nel V secolo a.C. Il monumento funerario è costituito da due parti, l'inferiore formato un piedistallo quasi cubico con una massiccia cornice sporgente, la parte superiore a forma di tempietto decorato con pilastri in stile ionico.
  • Tempio di Esculapio il Dio greco della medicina, adorato nell'antichità in molte città del Mediterraneo. Fu costruito in stile dorico nel IV secolo a.C. ed era suddiviso in due sezioni.


Cattedrale San Gerlando ad AgrigentoCattedrale di San Gerlando: il duomo di Agrigento, di epoca normanna (XI secolo poi ristrutturato e ampliato) è dedicato al patrono cittadino e ne ospita le reliquie. Si trova all'apice di una scalinata sulla collina di Girgenti, con la facciata accostata ad un grande campanile quadrato del XV secole con balcone addobbato ma incompiuto. L'interno, in stile barocco, è a tre navate con soffitto in legno ed è ricco di affreschi e sculture e fra le quali una statua del XV sec. della Vergine Maria.

  • Castello di Girgenti: di origine medievale ora in stato di abbandono.

  • Museo Archeologico Nazionale: in esposizione reperti antichi provenienti dagli scavi del territorio agrigentino.

  • Chiesa di Santa Maria dei Greci: sulla Collina di Cirgenti, di epoca medievale (XII sec.), fu costruita in stile gotico siciliano sulle fondamenta di un tempio dorico visibile all'interno grazie al pavimento in vetro. E' detta "dei Greci" perché si celebravano riti greci-ortodossi durante la dominazione bizantina di Agrigento.

  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli

  • Casa Museo di Luigi Pirandello: qui naque lo scrittore e drammaturgo il 28 giugno 1867, premio Nobel per la letteratura nel 1937. L'edificio custodisce fotografie, oggetti e cimeli a lui appartenuti.

  • Teatro Luigi Pirandello: edificato nel 1870 di poprietà comunale fu dedicato in seguito allo scrittore nel decimo anniversario dalla sua morte.

  • Monastero di Santo Spirito: risalente al 1299 ingloba anche la chiesa omonima la chiesa conn facciata gotica e rosone e interno a una navata in stile barocco. Ora il monastero è sede dei musei agrigentini.

  • Collegio dei Filippini: ospita esposizioni temporanee e permanenti.

  • Museo Civico: in Piazza Municipio, in esposizione alcune sculture medioevali e rinascimentali e quadri dei maestri siciliani.


SPECIALITA' GASTRONOMICHE DI AGRIGENTO
Agrigento è celebre non solo per i suoi tesori archeologici, ma anche per una cucina dai sapori antichi che affonda le radici nella storia millenaria di questa terra.
La posizione geografica, affacciata sul mare e con un entroterra collinare particolarmente vocato all'agricoltura, ha contribuito nel tempo a delineare una tradizione enogastronomica di grande interesse.
Vediamo più nel dettaglio alcune delle specialità tipiche che è possibile gustare visitando Agrigento e il suo territorio.

Partendo dal pesce, fiore all'occhiello della cucina agrigentina è senza dubbio il gambero rosso di Sciacca, presidio Slow Food dal sapore delicato e dalla polpa compatta, perfetto per preparare piatti come l'insalata di gamberi, la pasta con i gamberi o il risotto ai gamberi.
Tra i primi troviamo anche la pasta con le sarde, condita con le sarde fresche locali, pinoli, uvetta sultanina, finocchietto selvatico e buccia di limone grattugiata.
Tipico è anche lo sfincione agrigentino, una focaccia alta e soffice farcita con pomodoro, cipolla di Giarratana, olive nere, acciughe salate e tuma, un formaggio fresco a pasta filata.

Passando alle carni, grande tradizione hanno i salumi e gli insaccati locali come la salsiccia di suino nero dei Nebrodi o il “viejo” salame stagionato di maialino nero.
La carne di suino nero dei Nebrodi IGP viene utilizzata anche per preparare piatti succulenti come il capocollo, la lonza e la pancetta arrotolata.
Tipiche sono poi le "frittole di carne", polpette di carne bovina con prezzemolo e formaggio grattugiato, e la "mpanata", una torta salata con carne trita, formaggio e uova.

Per quanto riguarda i formaggi, Agrigento vanta un prodotto DOP antichissimo, il Pecorino Siciliano, che viene utilizzato grattugiato per condire la pasta o abbinato ad altre specialità in tavola.
Altri formaggi importanti sono il Fior di Mandorla, il Pecorino dei Nebrodi e la Vastedda del Belice DOP.

Nell'entroterra collinare hanno grande diffusione i prodotti dell'orto come i carciofi, i pomodori, le melanzane e le cipolle.
Quest'ultime, in particolare la cipolla di Giarratana IGP, sono alla base di salse e conserve come la conserva di cipolla o la "cunzata", crema di formaggio con cipolla ramata e olio extravergine d'oliva.
Pomodori, olive e ortaggi vengono ampiamente utilizzati anche per le conserve sott'olio che accompagnano i piatti di carne.

Agrigento vanta poi un'antica tradizione dolciaria che attinge sia agli aromi mediterranei come mandorle, pistacchi e ricotta, sia alle spezie e ai sapori orientali eredità del periodo arabo.
Ne sono un esempio dolci come i mustazzoli a base di miele e spezie varie, il bonet agrigentino con ricotta e cacao, e la pasta reale con frutta candita. Degni di nota sono anche i dolci di mandorla come le paste di mandorla e i famosi biancomangiare, dolci al cucchiaio a base di latte di mandorla.

Per accompagnare le specialità locali, Agrigento offre una produzione vitivinicola di pregio, che include due DOC (Denominazione di Origine Controllata): la DOC Contea di Sclafani, principalmente rosso da uve Perricone, e la DOC Sambuca di Sicilia, bianco da Catarratto con sentori agrumati.
Tra i vini IGP spicca il Settesoli, prodotto da uve Insolia, Grillo e Catarratto.

In sintesi, la cucina agrigentina è una cucina fortemente caratterizzata, che porta i segni delle diverse culture che nei secoli si sono avvicendate in questo territorio.
I piatti della tradizione locale, basati su ingredienti freschi e genuini, esaltano i sapori unici del Mediterraneo, regalando al palato un'esplosione di profumi e aromi antichi.
Assaporare le specialità di Agrigento significa compiere un vero e proprio viaggio nella storia e nelle radici più autentiche di questa affascinante terra di Sicilia.


COME ARRIVARE ad AGRIGENTO

TRENO
La stazione ferroviaria principale, la Stazione Centrale
si trova in Piazza Marconi, sulla linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle.
Il viaggio in treno da Palermo, 14 collegamenti al giorno, ha una durata di 1 ora e mezzo, 4 collegamenti da Siracusa con cambio a Catania, tre treni al giorno da Ragusa con cambio a Gela e poi a Canicattì.

AUTOBUS

La società Cuffaro effettua quattro corse autobus al giorno da Palermo, il viaggio ha una durata di 2 ore; lo stesso gestore ha anche un servizio da Siracusa, il viaggio dura cinque ore.
Collegamenti regolari anche con Roma, Napoli e Salerno operati da diverse compagnie.

AUTO-MOTO

Da Catania percorrere la A19
sino a Caltanissetta quindi proseguire sulla strada statale 640 sino a destinazione.
Da Palermo, tagliare verso sud-est lungo la SS121
e poi la SS189, si raggiunge Agrigento in 2 ore e mezzo, distanza di 165 km.
Da Siracusa è possibile seguire la costa sulla Statale 115
in direzione Noto, Ragusa e Gela fino a raggiungere Agrigento.

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