PIACENZA: guida attrazioni turistiche, cartina stradario, ricerca e prenotazione hotel e alberghi, meteo - Emilia-Romagna

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PIACENZA

Capoluogo di provincia dell'Emilia-Romagna, sorge nel cuore della pianura Padana, sulla riva sud del fiume Po nei pressi della confluenza con il Trebbia e il confine con la Lombardia, ha una popolazione di circa 100 mila abitanti.

Il centro storico di Piacenza fondato dai romani come avamposto militare, fu in passato circondato da un muro fortificato costruito nel XV secolo, ma ora quasi completamente distrutto e al suo posto un ampio viale ad anello, meta di passeggio per i residenti.
Piacenza è detta la "Città dalla 100 Chiese".
La posizione geografica e la vicinanza con il grande fiume hanno influenzato profondamente lo sviluppo urbanistico e l'economia della città emiliana.

I quartieri del centro storico
Il nucleo originario di Piacenza ha pianta ellissoidale e presenta ancora tracce della cinta muraria medievale. I principali quartieri del centro sono:
  • Piazza Cavalli - Elegante cuore cittadino con il Palazzo Gotico e il Palazzo Comunale affacciati sulla piazza porticata.
  • Via XX Settembre - Centro commerciale con boutique e negozi alla moda.
  • Quartiere della Farnesiana - Zona residenziale con importanti palazzi nobiliari.
  • Barriera Genova - Rione popolare noto per i tipici "crutin", cortili con loggiati interni.
  • Rione Roma - Area che conserva l'antico aspetto medievale con vie strette e palazzi medievali.
  • Quartiere Borghetto - Sviluppatosi attorno alla basilica di S. Antonino, con case operaie e piccoli opifici.

Oltre alle mura del centro, Piacenza si è ampliata con vari quartieri moderni sorti a partire dal XIX secolo, fino alle recenti espansioni residenziali nella periferia.


ATTRAZIONI TURISTICHE di PIACENZA


palazzo farnese piacenza

Palazzo Farnese: edificato nel 1568 in Piazza Cittadella, è ora sede del Museo Archeologico di Piacenza, del Museo Civico dove è esposta la "Madonna col Bambino" del Botticelli e dell'Archivio di Stato.

piazza dei cavalli piacenza
Piazza dei Cavalli: voluta dai mercanti guelfi del Duecento, prende il nome dalle due statue equestri in bronzo dedicate ad Alessandro Farnese e a suo figlio Ranucchio dello scultore Francesco Mochi.
Sulla piazza si affacciano il Palazzo del Comune, il Palazzo del Governatore e il Palazzo dei Mercanti.

palazzo comunale di piacenza
Palazzo Comunale: considerato uno dei migliori esempi di architettura medievale nel nord Italia, costruito nel 1281 e abbellito con marmo rosa nella parte inferiore e terracotte rosse nella superiore.

duomo di piacenza

Il Duomo di Piacenza, dedicato all'Assunzione di Maria Vergine, è la cattedrale della città e sede vescovile della Diocesi di Piacenza-Bobbio.
La sua costruzione fu avviata nel 1122 sul sito di una preesistente basilica paleocristiana.
I lavori proseguirono fino al 1233. Lo stile architettonico è romanico con influenze lombarde.
La facciata in arenaria presenta un grande rosone e un artistico portale scolpito. Il campanile risale al 1261.

L'interno si presenta suddiviso in tre navate con volte a crociera. Conserva opere d'arte come gli affreschi trecenteschi nell'abside e la Madonna di piazza di Camillo Procaccini.
Di notevole pregio artistico è il presbiterio rialzato, con il grande ciborio marmoreo risalente al 1488. Sotto l'altare maggiore sono conservate le reliquie dei santi Antonino, Flaviano e Manfredo.

Il Museo del Duomo raccoglie opere d'arte, arredi, paramenti sacri e altri oggetti liturgici legati alla storia della Cattedrale. Tra cui il prezioso Messale Ovetari del XIII secolo.
La cripta ospita i resti dell'antica basilica paleocristiana su cui sorse il Duomo. Sono visibili tratti di pavimento a mosaico.
Il campanile ospita un concerto di 8 campane in Mi bemolle. La più grande pesa 45 quintali ed è dedicata a Sant'Antonino patrono di Piacenza.
Ogni anno l'8 settembre si svolge la tradizionale processione per le vie della città in occasione della festa patronale.

Basilica di S. Antonino a Piacenza
Basilica di S. Antonino: edificata nel 350 dal primo vescovo cittadino San Vittore, in stile romanico-lombardo.
La facciata in mattoni, marmo rosa veronese e arenaria con ingresso principale ricco di bassorilievi sovrastata dalla torre a forma ottagonale. L’interno su pianta a croce latina è suddiviso in tre navate separate da venticinque pilastri cilindrici. La basilica è dedicata al patrono cittadino e ne conserva le reliquie.

La Chiesa di San Giovanni in Canale venne costruita tra il 1220 e il 1228 in stile gotico.
Ospitò per oltre 4 secoli, a partire dalla metà del 1200, il Tribunale dell'Inquisizione competente per l'Emilia occidentale.
Oggi è un luogo di culto che conserva opere d'arte come gli affreschi trecenteschi.

Il Museo Civico di Storia Naturale è situato nello storico Palazzo dell'ex Macello, ristrutturato di recente.
Offre un affascinante viaggio nel mondo della natura con collezioni di minerali, fossili, animali impagliati, reperti botanici ed esemplari di varie specie animali e vegetali.

La Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi è considerata tra le più importanti gallerie italiane dedicate all'arte moderna.
Nata dalla donazione del collezionista Giuseppe Ricci Oddi, comprende oltre 350 opere datate fra XVIII e XX secolo di artisti quali Hayez, Segantini, Pellizza da Volpedo.

SPECIALITA' GASTRONOMICHE DI PIACENZA
Piacenza può vantare una ricca tradizione nella produzione di prelibatezze alimentari di altissima qualità artigianale.

Coppa Piacentina DOP
La Coppa Piacentina è un insaccato di maiale dalla forma caratteristica a girella, legata con lo spago a croce.
Deve essere prodotta con tagli nobili di suino e condita con sale, pepe, vino e spezie.
Dopo la stagionatura di almeno 6 mesi ha un sapore delicato e dolce.
Si consuma in fette sottili.

Salame di Varzi DOP
Tipicità artigianale locale è il Salame di Varzi, insaccato di suino stagionato per un minimo di 3 mesi.
È ottenuto da carni magre selezionate, sale, pepe e vino.
La zona di produzione è circoscritta all'alta Valle Staffora.
Il sapore è delicato e mai acido; ottimo come antipasto o secondo piatto.

Mozzarella di Pecora Piacentina
Ricavata dal latte di pecora, questa mozzarella ha pasta morbida, sapore intenso e leggera acidità.
Viene prodotta con tecniche artigianali in alpeggi montani della provincia secondo un rigido disciplinare che ne tutela la qualità.
Perfetta da gustare fresca ma ottima anche da cuocere.

Miele della Valtrebbia
Le aree collinari e montane della Val Trebbia sono scenario della produzione artigianale di ottimi mieli uniflorali, come il miele di acacia, rododendro, tiglio e castagno.
Ogni varietà ha caratteristiche organolettiche uniche.
I mieli vengono prodotti con tecniche eco-sostenibili.

Mortadella di Fegato
La Mortadella di Fegato è un salume tipico ottenuto da carne di maiale e fegato, insaporito con spezie ed aromi.
Deve stagionare per almeno 3 mesi.
Il profumo è intenso e il sapore delicato, si consuma in fette sottili.
La zona di produzione comprende Piacenza e Cremona.

Castagne e marroni
Le vallate appenniniche fra Parma e Piacenza danno vita ad ottime castagne ed ai pregiati marroni di Rivalta, frutti che crescono spontanee nei boschi ma anche coltivate.
Vengono raccolte in autunno e commercializzate fresche o essiccate. Ideali arrostite, lesse o nel tipico liquore alle castagne.

Vini DOC colli piacentini
I vigneti situati sulle colline della provincia danno origine a vini DOC rinomati, sia bianchi come l'Ortrugo, sia rossi come il Gutturnio.
Vinificati da piccoli produttori locali, sono espressione autentica del territorio. Abbinamenti perfetti per la cucina tipica.


COME ARRIVARE a PIACENZA

AUTO-MOTO

  • Dall'autostrada del Sole A1 provenendo da Milano l'uscita è il casello di Piacenza Nord (a 8 km. dal centro); provenendo da Bologna l'uscita è il casello di Piacenza Sud (6 km. dal centro).
  • Dall'Autostrada Torino - Piacenza - Brescia A21 l'uscita è il casello di Piacenza Ovest a 3 km. dal centro.

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COSA FARE A PIACENZA
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IL CLIMA DI PIACENZA
Piacenza gode di un clima continentale tipico della Pianura Padana, caratterizzato da inverni abbastanza rigidi ed estati calde e afose.

Per la sua posizione geografica risente in parte dell'influenza mitigatrice del Mar Ligure, che rende il clima leggermente più mite rispetto ad altre zone della pianura più continentali.
Tuttavia la vicinanza alle montagne fa sì che d'inverno arrivino correnti fredde che possono accentuare il freddo.

La temperatura media del mese più freddo, gennaio, si aggira intorno ai +1/+3°C con minime che possono scendere sotto lo zero. Sono frequenti giornate di gelo con massime inferiori a 0°C.
Le nevicate non sono rare, mediamente si verificano 2-3 episodi l'anno con alcuni centimetri di accumulo.

L'estate è calda, con temperature medie di luglio sui +22/+24°C e massime che superano facilmente i +30°C con picchi fino a +35°C. L'umidità in questa stagione è molto elevata e rende il caldo particolarmente afoso.

Le precipitazioni annuali si attestano sui 700-800 mm distribuiti equamente nelle quattro stagioni. I mesi più piovosi sono aprile e ottobre/novembre. Comuni sono le nebbie invernali per irraggiamento e le foschie estive.

Per la sua posizione riparata dai venti, Piacenza non è molto ventilata. I venti che spirano sono principalmente deboli brezze da est e da ovest. In inverno arrivano venti freddi e secchi da nord, la tramontana.

In sintesi il clima di Piacenza è continentale, con inverni freddi e nebbiosi ed estati calde e afose.
Caratterizzato da escursioni termiche annue elevate, tipiche della Pianura Padana.
I COMUNI DELLA PROVINCIA DI PIACENZA
Agazzano, Alseno, Alta Val Tidone, Besenzone, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Calendasco, Caorso, Carpaneto Piacentino, Castel San Giovanni, Castell'Arquato, Castelvetro Piacentino, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella,Cortemaggiore, Farini, Ferriere, Fiorenzuola d'Arda, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Monticelli d'Ongina, Morfasso, Ottone, Piacenza, Pianello Val Tidone, Piozzano, Podenzano, Ponte dell'Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio Piacentino, San Pietro in Cerro, Sarmato, Travo, Vernasca, Vigolzone, Villanova sull'Arda, Zerba, Ziano Piacentino
MAPPA PROVINCIA DI PIACENZA
LA PROVINCIA DI PIACENZA
La provincia di Piacenza è situata nell'Italia nord-occidentale, nella parte emiliana della regione Emilia-Romagna.
Il territorio provinciale confina a nord con la Lombardia (province di Lodi, Pavia e Cremona), a est con le province emiliane di Parma e Reggio Emilia, a sud con quelle di Genova e Pavia, e a ovest con Alessandria.

Capoluogo di provincia è la città di Piacenza, posta quasi al centro geografico del territorio, sulle rive del Po.
Importanti sono anche i centri di Fiorenzuola d'Arda, Castel San Giovanni e Bobbio.

La provincia comprende 48 comuni, raggruppati in 7 unioni, e si estende per una superficie di 2.589 km2.
La popolazione residente è di circa 287.000 abitanti, con una densità media di 111 abitanti per km2.

Le origini amministrative della provincia risalgono alla suddivisione in dipartimenti attuata da Napoleone Bonaparte nel 1806, che istituì il dipartimento del Taro assegnandogli come capoluogo Piacenza.

Territorio della provincia di Piacenza
Il territorio della provincia di Piacenza presenta un paesaggio tipicamente padano, dominato dalla Pianura Padana e solcato da corsi d'acqua che scendono dall'Appennino.
Morfologicamente si distingue la zona montuosa dell'Appennino Piacentino a sud/sud-ovest, con vette che superano i 2000 metri come il Monte Lesima (2024 m).
I principali rilievi montani sono costituiti dalla catena del Monte Maggiorasca e dal Monte Penice.
La restante parte provinciale è occupata dalla Pianura Padana, caratterizzata da un paesaggio agrario fatto di campi coltivati, filari e piccoli centri rurali. Principale fiume è il Po, che segna il confine occidentale con la Lombardia.
Gli altri fiumi principali sono la Trebbia, il Tidone, l'Arda e lo Stirone.

Il clima è di tipo continentale, con inverni freddi ed estati calde e umide.
Le precipitazioni medie annue variano dai 700 mm della pianura ai 1200 mm della montagna. Nebbia e foschia sono frequenti specialmente nella bassa pianura.

Tra le aree naturali protette:
  • Parco fluviale regionale del Trebbia
  • Riserva naturale geologica del Piacenziano
  • Riserva speciale di Alfonsine
  • Boschi di Carrega
La provincia ospita una discreta biodiversità, tra cui piccoli mammiferi come donnola, faina e scoiattolo, e specie ornitiche come airone cenerino, garzetta e martin pescatore.

Economia della provincia di Piacenza
L'economia della provincia di Piacenza è storicamente legata all'agricoltura e all'allevamento, date le caratteristiche morfologiche del territorio.
Vasta è infatti la produzione cerealicola, con coltivazioni intensive di mais, frumento, orzo e foraggi.
Importante è l'allevamento bovino e suino. Rinomati sono i salumi DOP Piacentini come coppa, pancetta e salame.
Tra i formaggi spiccano il Grana Padano DOP e il Provolone Valpadana DOP.

L'industria si è sviluppata a partire dal secondo dopoguerra, con distretti meccanici, tessili, alimentari e del packaging.
Particolare importanza riveste l'industria metalmeccanica, con il polo produttivo di Fiorenzuola d'Arda.
Notevole è anche la produzione di materiale per l'edilizia, come piastrelle e parquet.
Rilevante infine il contributo dell'industria chimica e farmaceutica.

Per il turismo sono attrattive le città d'arte come Piacenza, Bobbio e Castell'Arquato, i borghi appenninici, e le valli fluviali ideali per escursioni.
Enogastronomia, cultura e natura richiamano visitatori italiani e stranieri.
Tra le manifestazioni, spiccano eventi fieristici di rilievo come Arti e Mestieri, la Fiera dell'Agricoltura e la Fiera del Libro.

Cultura e patrimonio artistico della provincia di Piacenza
Piacenza vanta un notevole patrimonio culturale e artistico, frutto del susseguirsi di diverse dominazioni che hanno caratterizzato la sua storia.
Numerose sono le testimonianze dell'epoca romana, quando la città era un importante centro con il nome di Placentia.
Tra i principali resti archeologici, il Museo delle Mura espone tratti degli antichi bastioni romanici.

L'età medievale ha lasciato mirabili esempi di architettura romanica, come la Cattedrale e la Basilica di Sant'Antonino a Piacenza.
Preziosi affreschi ornano edifici religiosi a Bobbio, Castell'Arquato e altre località minori.
Il periodo rinascimentale è ben rappresentato dai eleganti Palazzi nobiliari e dalle opere pittoriche che impreziosiscono chiese e musei piacentini.
Tra i musei più importanti, il Museo Civico concentra opere dal Medioevo al Settecento.
Ricca anche la Pinacoteca del Collegio Alberoni. Non mancano poi collezioni archeologiche, scientifiche, etnografiche.

Diversi teatri e auditorium ospitano rappresentazioni teatrali, concerti, balletti di richiamo.
Eventi culturali di rilievo sono il Premio Letterario di Bobbio e le mostre d'arte contemporanea.
Vivace è la produzione dialettale e folkloristica, con gruppi che mantengono vive le tradizioni popolari piacentine.
MUOVERSI NELLA PROVINCIA DI PIACENZA
La provincia di Piacenza è collegata al resto d'Italia e d'Europa da una fitta rete di infrastrutture di trasporto che permettono il movimento di persone e merci.
La posizione strategica nel cuore della Pianura Padana, lungo assi viari principali, ha fatto sì che il territorio piacentino diventasse un importante crocevia per il trasporto su gomma, su ferro e via aerea.
In questo articolo analizzeremo in dettaglio le infrastrutture e i servizi di trasporto presenti nella provincia di Piacenza, con un focus sulle modalità su strada, rotaia e aerea.
Verranno descritte le principali arterie stradali e autostradali, la rete ferroviaria per passeggeri e merci, gli aeroporti che servono il territorio e i collegamenti con il trasporto pubblico locale su gomma. Un excursus storico permetterà di comprendere l'evoluzione nel tempo dei trasporti piacentini.

INFRASTRUTTURE STRADALI
La provincia di Piacenza è attraversata da arterie stradali di importanza nazionale che garantiscono il collegamento con le regioni confinanti e l'accesso verso i principali centri urbani.
Autostrade
Il territorio è servito da due autostrade gestite da Autostrade per l'Italia:
  • A1 Milano-Napoli: collega Piacenza a Milano e all'intera dorsale tirrenica fino a Napoli. Nel piacentino sono presenti il casello di Piacenza Sud, situato poco prima del ponte sul Po in direzione Milano, e quello di Fiorenzuola d'Arda più a ovest. Entrambi sono a pedaggio.
  • A21 Torino-Piacenza-Brescia: si dirama dall'A1 al casello di Piacenza Sud e prosegue verso Torino e la Lombardia occidentale. Nel piacentino sono presenti i caselli di Piacenza Ovest, Caorso, Castelvetro Piacentino e Castel San Giovanni, tutti a pedaggio.

Oltre alle autostrade gestite da Autostrade per l'Italia, va segnalata la presenza dell'Autostrada A15 della Cisa che collega Parma a La Spezia passando lungo il confine meridionale della provincia di Piacenza, dove è presente il casello di Fornovo.

Strade Statali
Le principali strade statali che attraversano il piacentino sono:
  • SS9 Via Emilia: storica arteria stradale che collega Piacenza a Rimini passando per le principali città dell'Emilia-Romagna. Nel piacentino attraversa i centri di Monticelli d'Ongina, Castel San Giovanni, Rottofreno, Podenzano e Pontenure.
  • SS45 di Val Trebbia: collega Piacenza a Genova attraverso la val Trebbia. Da Piacenza passa per Gossolengo, Rivergaro, Ottone e oltrepassa il confine con la Liguria.
  • SS10 Padana Inferiore: collega Torino a Venezia passando da Piacenza dove si innesta sulla Via Emilia. Interessa principalmente l'area ovest della provincia.
  • SS712 Tangenziale di Piacenza: tangenziale del capoluogo di 10 km inserita nel percorso della SS10.
  • SS654 di Val Nure: collega Piacenza alla media e alta val Nure attraversando i centri di Podenzano, Carpaneto Piacentino, Gropparello. Si innesta sulla SS45.
Oltre alle statali, vi sono alcune strade ex-statali oggi passate alla competenza della Provincia: SP10R, SP412R, SP461R.

STRADE PROVINCIALI
La rete di strade provinciali consente il collegamento tra i comuni piacentini. Le principali direttrici sono:
  • SP12 di Castelsangiovanni: collega Caorso a Castelsangiovanni passando per Monticelli d'Ongina.
  • SP26 di Calendasco: da Piacenza conduce a Calendasco.
  • SP31 di Cortemaggiore: collega Piacenza ai centri della bassa piacentina come San Pietro in Cerro, Cortemaggiore.
  • SP40 di Bardi: collega Bedonia nel parmense al piacentino attraversando Ferriere e Bardi.
  • SP462R di Val d'Arda: da Castell'Arquato conduce alla val d'Arda fino al confine col parmense.
  • SP595R di Bobbio: da Marsaglia e Perino nel parmense raggiunge Bobbio risalendo la val Trebbia.

OLTRE 4650 KM DI STRADE PROVINCIALI
Nel complesso la Provincia di Piacenza gestisce direttamente una rete stradale di oltre 4650 km, di cui 655 km di strade provinciali e i restanti di competenza comunale. Un territorio dunque molto infrastrutturato dal punto di vista stradale.

TRASPORTO MERCI SU STRADA
Per il trasporto delle merci un ruolo chiave è svolto dal sistema autostradale integrato con la rete stradale principale. Le direttrici dove si concentra maggiormente il traffico di mezzi pesanti sono:
  • Autostrada A1, asse principale nord-sud che collega il piacentino ai porti della Liguria e dell'Adriatico e alle zone industriali del Nord Italia.
  • Autostrada A21, collegamento diretto con il Nord-Ovest italiano e il valico del Sempione.
  • Strada Statale 9 Via Emilia, fondamentale per la distribuzione locale delle merci.
  • Strade provinciali e comunali per il trasporto da e verso le aziende del territorio.
Piacenza può contare inoltre su una favorevole posizione baricentrica rispetto ai principali corridoi di trasporto europei: Corridoio Reno-Alpi, Corridoio Mediterraneo e Corridoio dei Due Mari.
Ciò la rende facilmente raggiungibile dai traffici nazionali e internazionali.
Grazie alla rete autostradale e stradale principale si stima transitino ogni anno circa 18 milioni di tonnellate di merci. Il sistema della viabilità riveste dunque un ruolo strategico per l'economia del piacentino.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE
La provincia di Piacenza è interessata da una fitta rete ferroviaria sia per il trasporto passeggeri che per quello merci, grazie alla presenza di assi nazionali fondamentali e di linee regionali.
Ferrovie dello Stato e Alta Velocità Le principali infrastrutture ferroviarie che attraversano la provincia di Piacenza sono gestite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) del gruppo Ferrovie dello Stato:
  • Linea ferroviaria Milano-Bologna: fondamentale asse nord-sud percorso da treni ad Alta Velocità, Intercity e Regionali. Nel piacentino sono presenti le stazioni di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola d'Arda. Sulla linea transita anche il traffico merci.
  • Linea Piacenza-Alessandria: collega Piacenza ad Alessandria con treni Regionali passando per la val Tidone. Stazioni nel piacentino a Agazzano, Castel San Giovanni, Rottofreno, Stradella. Anche questa è percorsa da traffico merci.
  • Linea Piacenza-Cremona: percorre la bassa pianura piacentina verso Cremona ma dal 2013 non effettua servizio passeggeri. È utilizzata per il traffico merci.
Oltre alle principali, vi sono anche linee secondarie come la Cremona-Fidenza e la Pavia-Stradella che interessano marginalmente il territorio piacentino.

La stazione più importante è quella di Piacenza, snodo ferroviario da cui si diramano le linee verso Milano, Bologna, Alessandria e Cremona. Negli ultimi anni è stata oggetto di lavori di rinnovo e potenziamento.

Ferrovie Regionali
Nella provincia circolano anche treni regionali svolti da Trenitalia e TPER nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Emilia-Romagna. Le relazioni principali sono:
  • Piacenza-Milano: collegamento diretto lungo la linea Milano-Bologna effettuato da treni Regionali Veloci. Fermano solo nelle stazioni principali.
  • Piacenza-Bologna: relazione anch'essa svolta da Regionali Veloci lungo la linea AV Milano-Bologna.
  • Piacenza-Alessandria: servizio regionale che interessa la val Tidone fino alla stazione di Voghera.
  • Piacenza-Rimini: treni regionali che percorrono l'intera Via Emilia effettuando tutte le fermate intermedie.
Oltre ai collegamenti extra-provinciali vi sono relazioni regionali che connettono il capoluogo con i centri del piacentino: Piacenza-Castelsangiovanni; Piacenza-Cremona; Piacenza-Stradella.
In totale nel piacentino circolano oltre 250 treni regionali nei giorni feriali, di cui 150 solo sulla direttrice Milano-Bologna. Un'ampia offerta a servizio dei pendolari e viaggiatori occasionali.

Rete ferroviaria merci
Piacenza è uno snodo centrale per i traffici merci su rotaia.
Oltre alle linee passeggeri RFI, possono essere percorse da treni merci anche la Cremona-Fidenza e la Pavia-Stradella.
Inoltre è presente la ferrovia Piacenza-Cremona gestita da FER Srl, interamente dedicata al traffico merci che collega il piacentino al porto fluviale di Cremona.
Infine vi è la tratta Piacenza-Milano Rogoredo, bypass della linea AV utilizzata solo dai treni merci per bypassare il nodo di Milano.
Grazie alla rete dedicata, dal piacentino viene movimentato oltre 1 milione di treni/km all'anno, con un ruolo di primo piano nell'export agroalimentare verso il Centro-Nord Europa attraverso i valichi svizzeri.
Gli scali merci principali sono quelli di Piacenza (il maggiore della regione) e Castelsangiovanni su cui si concentra la gestione delle spedizioni ferroviarie.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Il trasporto pubblico locale in provincia di Piacenza è garantito da autocorse svolte da Seta, la società che gestisce il servizio bus nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
La rete urbana di Piacenza
Nel capoluogo opera la rete urbana composta da 19 linee che servono la città e alcuni comuni limitrofi:
  • 12 linee radiali che collegano il centro alle periferie e quartieri (linee 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 12, 14, 15, 18, 19)
  • 4 linee circolari (linee 11, 13, 16, 17)
  • 3 linee suburbane verso i comuni di Pontenure, Podenzano, Le Mose (linee 6, 7, 10)
Complessivamente la rete autofilotranviaria urbana sviluppa 153 km e trasporta circa 12 milioni di passeggeri all'anno.

Servizio extraurbano
Per i collegamenti tra Piacenza e gli altri comuni della provincia, Seta esercita oltre 35 autolinee extraurbane che raggiungono i principali centri e località:
  • Val Tidone: linea Piacenza-Nibbiano/Pecorara
  • Val Trebbia: linee Piacenza-Bobbio, Piacenza-Marsaglia, Piacenza-Ottone
  • Val d'Arda: linea Piacenza-Vernasca/Morfasso
  • Val Nure: linee Piacenza-Ferriere, Piacenza-Farini
  • Bassa piacentina: linee per Cortemaggiore, San Pietro in Cerro, Villanova, Castelvetro.
Oltre ai collegamenti con il capoluogo vi sono linee intercomunali come Fiorenzuola-Carpaneto e Castel San Giovanni-Borgonovo.
In totale Seta trasporta oltre 7 milioni di passeggeri all'anno sulle autolinee interurbane del piacentino.

Servizi a chiamata nelle valli Nelle zone montane e pedecollinari più impervie, il trasporto pubblico è garantito da servizi a chiamata che vanno incontro alle esigenze dei piccoli centri.
Nella montagna piacentina operano le linee a chiamata:
  • Val Tidone - Alta Val Tidone
  • Val Trebbia - Alta Val Trebbia
  • Val Nure - Ferriere - Farini
Si tratta di autobus senza orari fissi ma che possono essere prenotati telefonicamente dall'utenza. Rappresentano un servizio essenziale per gli spostamenti in Appennino.

TRASPORTO FERROVIARIO LOCALE
Oltre al servizio su gomma, in provincia di Piacenza è presente una relazione ferroviaria regionale che svolge funzione di collegamento locale: la Piacenza-Bettola.
Si tratta di una linea gestita da FER che opera nei soli giorni festivi collegando il capoluogo con la media e alta val Nure.
Ferma nelle stazioni di Ponte dell'Olio, San Giorgio, Vigolzone, Podenzano, Carpaneto e Gropparello prima di raggiungere Bettola al confine con la provincia di Parma.
Su questa relazione viaggiano treni storici composti da locomotive diesel anni '50 e carrozze d'epoca che valorizzano la vocazione turistica.
Un servizio utilizzato prevalentemente per finalità turistiche e di svago che tuttavia assicura un collegamento con la valle durante i festivi, quando il servizio bus ordinario è ridotto.

TRASPORTO AEREO
La provincia di Piacenza dispone di un proprio scalo aeroportuale, l'aeroporto di Piacenza-San Damiano, che svolge principalmente funzioni di aviazione generale. Non sono presenti voli di linea commerciali.
L'aeroporto è stato a lungo una base militare dell'Aeronautica, ospitando fino al 2016 il 50o Stormo.
Oggi è aperto al traffico civile per voli turistici, trasporto passeggeri executive, attività di protezione civile.

TRASPORTO FLUVIALE
Sebbene Piacenza non sia bagnata dal mare, la presenza del Po offre la possibilità di movimentare merci via fiume.
Il porto fluviale di Piacenza rappresenta uno scalo commerciale di rilievo nazionale.

Localizzato nella periferia sud della città, dispone di 25 pontili che si sviluppano su una lunghezza di 1500 metri direttamente sul Po.
Ha una superficie totale di 250.000 mq di cui 85.000 coperti da magazzini e depositi.
Il porto movimenta oltre 500.000 tonnellate annue di merci ed è specializzato in rinfuse liquide, cereali e container.
I principali collegamenti sono verso il porto di Ravenna e i porti liguri per il traffico cabotiero.

Per il trasporto fluviale di passeggeri è presente il Pontile Imbarcadero, sul Po nel centro città, che offre minicrociere ed escursioni turistiche. Completa l'offerta il Marina fluviale dei laghi, per il diporto nautico sul Po.

In sintesi il sistema portuale piacentino garantisce la movimentazione di cargo via fiume e i collegamenti turistici, sfruttando la privilegiata posizione sul Grande Fiume.

MOBILITÀ SOSTENIBILE
Per promuovere modalità di trasporto più ecologiche e integrare i servizi tradizionali, nel piacentino sono state avviate alcune iniziative di mobilità sostenibile.

Bike sharing
Il bike sharing a Piacenza è gestito da Piacebike, servizio attivo dal 2016 con 35 postazioni nel centro urbano dove ritirare le biciclette a pedalata assistita in modalità self-service. Promuove gli spostamenti ciclabili negli tragitti brevi in città.

Car sharing
Il car sharing elettrico è presente a Piacenza dal 2017 grazie al servizio Drivalia con auto in condivisione prenotabili su app. Le vetture sono posizionate in vari punti centrali. Favorisce l'uso collettivo dell'auto privata.

Rete ciclabile
Per incentivare la mobilità ciclistica, la Provincia ha pianificato una rete di itinerari ciclabili che collegano il capoluogo con il territorio. I principali sono: Ciclovia del Trebbia (34 km), Ciclovia del Tidone (31 km), Ciclovia del Nure (6 km).

Trasporto a chiamata
Oltre al servizio già descritto in Appennino, anche nel forese piacentino sono attivi bus a chiamata che integrano le linee tradizionali. Ad esempio il servizio ChiamaBus nella zona di Castel San Giovanni.

INFRASTRUTTURE DISMESSE E IN DISUSO
In passato nella provincia di Piacenza erano presenti alcune infrastrutture di trasporto oggi dismesse o cadute in disuso.
Ne citiamo alcune tra le principali.

Ferrovie
- Piacenza-Bettola: collegava il capoluogo alla val Nure, attiva dal 1933 al 1967. Ripristinata su base turistica e nei festivi.
- Piacenza-Cremona: cessò il servizio passeggeri nel 2013 restando per il solo traffico merci.

Tramvie
Fino agli anni '50 una fitta rete di tram a vapore collegava Piacenza ai centri della provincia. Le relazioni principali furono:
- Piacenza-Lugagnano
- Piacenza-Cremona
- Piacenza-Bettola
- Piacenza-Agazzano
- Piacenza-Pianello
Il trasporto su tram cessò negli anni '50 con la diffusione di auto e autobus che lo resero antieconomico.

Porti
Piacenza era dotata di un secondo porto fluviale, il Porto di Farnesiana, oggi non più utilizzato. Sorgeva più a sud rispetto all'attuale porto commerciale.

Idroscalo
Tra il 1934 e il 1946 fu attivo un idroscalo sul Po, utilizzato per collegamenti postali con idrovolanti. Sorgeva tra la città e la frazione di Farnesiana.

TRASPORTI NEL PIACENTINO: EVOLUZIONE STORICA
Le infrastrutture di trasporto nel piacentino hanno conosciuto una notevole evoluzione nel corso dei secoli, spesso anticipando soluzioni adottate nel resto d'Italia. Ne ripercorriamo qui le principali tappe.

Età antica
Già in epoca romana, la Via Aemilia voluta nel 187 a.C. collegava Piacenza a Rimini attraversando la Padania. Da Piacenza si diramavano vie verso la Pianura Padana e le Alpi. Il Po era navigabile con imbarcazioni commerciali.

Medioevo
Nel Medioevo la Via Francigena passava da Piacenza e il Po mantenne il ruolo di importante idrovia, gestita dal porto cittadino. Le merci venivano trasportate su carri e chiatte fluviali trainate da buoi.

Ottocento
Con la rivoluzione dei trasporti dell'800, nel 1812 fu aperta la strada Napoleonica, voluta da Napoleone, che collegava Milano a Parigi passando per Piacenza. Nel 1859 fu inaugurata la ferrovia Piacenza-Bologna, prima tratta della linea Milano-Bologna.

Primo Novecento
Agli inizi del '900 il piacentino vide un rapido sviluppo dei trasporti pubblici su rotaia. Furono aperte la linea Piacenza-Bettola (1906) e le tranvie interurbane per Cremona, Lugagnano, Rivergaro. Nel 1911 partì la costruzione della linea Piacenza-Alessandria completata nel 1939.

Dal secondo dopoguerra
Nel dopoguerra presero piede trasporti su gomma con autolinee private. L'autostrada A21 fu completata negli anni '60. Nel 1974 arrivò l'autostrada A1 Milano-Roma che passa da Piacenza. Negli anni '90 fu potenziato il servizio ferroviario con nuovi treni AV sulla linea per Milano e Bologna.

Piacenza ha dunque svolto nei secoli un ruolo di primo piano nello sviluppo della rete dei trasporti padana, valorizzando la sua vocazione di terra di passaggio.
Oggi le sfide sono rappresentate dal miglioramento della rete stradale, dal potenziamento del servizio ferroviario e dallo sviluppo di modalità di trasporto ecologicamente sostenibili.
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